Anelli di tenuta SKF
Radiali, di nuova generazione a semplice e doppio labbro per alberi rotanti
L’utilizzo di tenute non corrette può portare a fermi macchina indesiderati e onerosi o alla riduzione della vita operativa di componenti critici.
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I tempi di fermo delle apparecchiature e la durata ridotta dei componenti sono alcune delle conseguenze, e dei potenziali costi, derivanti dall’utilizzo di tenute non corrette su diversi tipi di apparecchiature industriali, tra cui i telai dei cuscinetti delle pompe, i motori elettrici, i ventilatori, i supporti ritti, i riduttori a ingranaggi e altro. Se correttamente selezionate e installate, le tenute possono fornire barriere efficaci che mantengono il lubrificante in posizione e offrono protezione contro acqua, corrosione, detriti e altri contaminanti. |
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Le tenute sono utilizzate sugli alberi rotanti per creare una barriera con due funzioni di base: conservare i lubrificanti e isolare dai contaminanti.
In un’applicazione tipica, un paraolio per grasso è generalmente posizionato accanto al cuscinetto per preservarlo dall’ingresso di liquidi o sporcizia. Per conservare il lubrificante ed evitarne le perdite, i paraoli sono studiati per sigillare gli spazi tra i componenti meccanici stazionari e quelli in movimento, come l’alloggiamento e l’albero, che si trovano in quasi ogni tipo di impianto, macchinario e veicolo in funzione. |
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Scegliere il giusto composto elastomerico per le tenute
Affinché le tenute funzionino in modo adeguato e impediscano l’ingresso di abrasivi, umidità corrosiva e altri contaminanti dannosi in apparecchiature sensibili, la scelta del composto elastomerico è fondamentale. I parametri dell’applicazione e l’ambiente esterno in cui la tenuta opererà devono essere attentamente considerati prima di scegliere un composto. Per gli ambienti industriali generici, l’elastomero più ampiamente utilizzato è il nitrile, grazie alle sue eccellenti proprietà di resistenza all’abrasione.
Il secondo elastomero più comune è il fluoroelastomero, preferito per la sua resistenza chimica e al calore. Sebbene due dei più importanti parametri dell’applicazione siano la temperatura e il tipo di lubrificante, è anche importante determinare se i contaminanti ambientali avranno un effetto chimico indesiderato sul composto elastomerico della tenuta. Altri parametri dell’applicazione da considerare sono l’errore di eccentricità dell’albero o alloggiamento, il possibile disallineamento albero-tenuta, la velocità dell’albero e la pressione. Si tenga presente che questi parametri potrebbero variare notevolmente da un’applicazione all’altra. |
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L’utilizzo di una tenuta con un solo parametro “al limite” potrebbe avere effetti di piccola entità sulle prestazioni, mentre il funzionamento in diverse circostanze estreme in un sistema potrebbe avere un impatto maggiore.
La gestione a magazzino e la conservazione delle tenute sono un elemento fondamentale per mantenere intatta la qualità del materiale. Gli anelli di tenuta SKF vengono confezionati singolarmente in buste chiuse (dove viene riportato il codice, le quote e il disegno tecnico). Un pratico inscatolato raccoglie le buste riparandole dalla luce. |
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Le prestazioni del sistema di tenuta dipendono dalle caratteristiche dell’albero
Una volta scelto il corretto composto elastomerico della tenuta, è essenziale determinare se i componenti dell’apparecchiatura sono correttamente specificati al fine di garantire le buone prestazioni della tenuta stessa. Più precisamente, la tenuta è solo una parte del sistema e le sue prestazioni corrette dipendono anche dalle caratteristiche dell’albero e dell’alloggiamento.
La finitura dell’albero è uno dei fattori principali per il funzionamento corretto di una tenuta e dev’essere specificata come Ra 10-25 µinch (micropollici) equivalenti a Ra 0,20–0,60 µm (micrometri); spirali o scanalature di rettifica non sono tollerate. Per quanto riguarda i materiali dell’albero, le tenute funzioneranno in modo soddisfacente su alberi in acciaio dolce, ghisa o ferro malleabile. In normali condizioni operative, la sezione dell’albero a contatto con il labbro della tenuta deve essere indurito a un minimo di 30 HrC (Rockwell C). In applicazioni in cui l’albero può essere intaccato o danneggiato durante la manipolazione o l’assemblaggio, o per gli alberi che operano in ambienti particolarmente abrasivi, si raccomanda un minimo di 45 HrC (Rockwell C).
Nei casi in cui l’albero non possa soddisfare i requisiti di funzionamento ottimale della tenuta, sono disponibili bussole antiusura denominate SPEEDI SLEEVE per fornire la superficie necessaria a garantire le buone prestazioni della tenuta stessa. Non solo la bussola antiusura fornisce la superficie con la finitura richiesta, ma offre anche una riduzione dei costi rispetto alla preparazione dell’albero nelle condizioni adatte a garantire una superficie adeguata per il buon funzionamento del labbro della tenuta. |
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La corretta installazione è indispensabile per ottenere le massime prestazioni
Una volta selezionati e verificati il composto elastomerico e il tipo di tenuta e il design dell’apparecchiatura corretti, l’affidabilità del sistema di tenuta si basa ancora profondamente sulla corretta installazione.
Ecco le fasi per un’installazione corretta:
- Ispezionare l’alesaggio dell’alloggiamento per verificare che sia pulito e privo di sbavature che possano distorcere la tenuta o graffiare il D.E. causando possibili perdite. Verificare la rotondità e controllare che la sua parte frontale sia arrotondata o smussata.
- Ispezionare l’albero per verificare la presenza di sbavature di lavorazione, sporcizia o vernice che potrebbero danneggiare l’area del labbro di tenuta, causando perdite. Se la tenuta precedente che è stata sostituita ha usurato l’albero al punto di aver creato una scanalatura, allora l’area deve essere rilavorata ovvero ricoperta con una bussola per il ripristino della superficie di scorrimento del labbro.
- Ispezionare l’albero, rimuovere tutte le sbavature e arrotondare gli spigoli vivi. Anche l’estremità deve essere smussata o arrotondata per garantire che il labbro della tenuta non venga danneggiato durante l’installazione. Se non è possibile, si consideri la protezione del labbro della tenuta con l’utilizzo di una bussola conica.
- Verificare la presenza di spigoli vivi sulle scanalature e sulle sedi di chiavette; se presenti, devono essere coperti con una bussola, o con del nastro per proteggere il labbro della tenuta.
- Ispezionare la tenuta alla ricerca di danneggiamenti che potrebbero essere insorti durante la spedizione e la manipolazione, come intaccature, graffi, tagli o deformazioni.
- Controllare che la tenuta venga montata nel verso giusto. Il labbro principale della tenuta in genere è rivolto verso il lubrificante, per mantenere quest’ultimo dove serve. Se c’è spazio per una seconda tenuta, il labbro principale della tenuta può essere rivolto verso l’esterno per offrire ulteriore protezione in ambienti difficili e potenzialmente contaminati.
- Pre-lubrificare i labbri della tenuta prima dell’installazione, usando lo stesso olio o grasso di lubrificazione. Non è necessario lubrificare il D.E. delle tenute metalliche, ma uno strato molto leggero di olio deve essere applicato al D.E. delle tenute rivestite in gomma per favorire il processo di installazione e ridurre l’attrito durante il loro montaggio. Questa pre-lubrificazione non deve comunque ridurre o eliminare la possibilità che la tenuta, con D.E. rivestito in gomma, rimanga in posizione senza essere espulsa dalla sede subito dopo l’installazione.
Per la piccola lubrificazione, si consiglia l'utilizzo di Kluber PETAMO GHY 133N
- Selezionare l’utensile d’installazione corretto per la tenuta e l’applicazione. Lo strumento migliore avrà un diametro leggermente più piccolo rispetto a quello dell’alloggiamento del D.E. della tenuta, e si dovrà applicare la forza necessaria a vincere l’interferenza solo sull’inserto metallico della tenuta. Gli anelli del cuscinetto possono essere usati come sostitutivi degli strumenti d’installazione quando questi non sono disponibili.
- Evitare di colpire direttamente la tenuta. Cacciaviti, punzoni o punteruoli non devono essere usati come strumenti d’installazione, così come martelli in acciaio; infatti, la percussione esercitata dal martello potrebbe rimuovere la molla garter. Quando la tenuta penetra nel suo alloggiamento, dev’essere guidata o spinta in maniera uniforme e con forza sufficiente a posizionarla in sede.
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